E' così che tutto comincia sempre: dal molto piccolo, diceva Egg Shen (interpretato da Victor Wong, in Grosso guaio a Chinatown). E in quest'ultima avventura di Hap Collins e Leonard Pine, tutto comincia da un evento apparentemente "molto piccolo": un padrone (pessimo) che picchia il proprio cane. Di fronte a una tale scena, Leonard non si trattiene e spedisce il padrone del cane all'ospedale. Il cane, ribattezzato Buffy, diventerà parte integrante dello strano nucleo famigliare di Hap (che nel corso del libro andrà aumentando). Intanto Marvin è divenuto capo della polizia di Laborde e ha ceduto la sua agenzia di investigazioni a Brett, la compagna di Hap, che ne aprofitta per lasciare il suo ultradecennale lavoro di infermiera. Fino a qui, appunto, è il "molto piccolo", che però non tarda a levitare e ad assumere, come sempre nelle avventure di Hap e Leonard, le dimensioni epiche di uno scontro tra bene (da poter scrivere, volendo, anche con la minuscola) e Male (irrevocabilmente con la maiuscola). Una anziana signora terribilmente sboccata ha assistito alla scena e ha registrato il pestaggio da parte di Leonard e con la registrazione si presenta all'agenzia investigativa chiedendo di indagare sulla scomparsa della nipote. Ovviamente, se Brett si rifiutasse di accettare l'incarico, il video finirebbe nelle mani della polizia e per Leonard si aprirebbero le porte della prigione. La nipote della vecchia signora si era da poco laureata in giornalismo e, non trovando lavoro nel campo dei suoi studi, aveva cominciato a lavorare in un autosalone di auto di lusso. Ad un certo punto però, era scomparsa nel nulla, non prima però di aver derubato la nonnina di soldi e titoli. A questo punto parrebbe ancora un'indagine semplice, qualcosa di "relativamente piccolo", ma in breve assumerà forme spaventose e difficilmente gestibili, al punto che per porre fine allo tsunami di violenza e delirio che si è riversato sulle vite dei protagonisti, occorrerà l'intervento di vecchi amici(-nemici) quali Jim Bobe Luke, l'investigatore cowboy, il giornalista sciupafemmine Cason Statler, la sexy assassina a pagamento Vanilla Ride e la new entry Booger.
I morti abbonderanno, i cattivi saranno sempre più cattivi ed organizzati e i dilemmi di Hap lo tormenteranno ancora, e sempre di più: ha senso combattere la violenza con la violenza? Esiste ancora una differenza tra loro, i buoni, e i cattivi che combattono? Non sta forse diventando identico ai suoi nemici? E, anche se avesse ragione a fare quello che fa e ad essere quello che è, non è ormai troppo vecchio per continuare a condurre una vita di quel genere? Il tempo passa per tutti e, se l'ironia feroce * che sfreccia in ogni battuta dei protagonisti della serie non accenna a perdere il suo appeal (fino ad assurgere a vera e propria filosofia di vita), gli acciacchi però si fanno sentire, i dubbi aumentano con l'aumentare degli anni e, a volte il passato torna a presentare i suoi conti, in questo caso sotto le spoglie giovanili di una ragazza, Chance, che si presenta prima all'agenzia investigativa e poi alla porta di casa di Leonard, per conoscerlo. Quando finalmente riesce a parlargli, gli racconta che sua madre è morta, e lui è suo padre. Chance è la figlia che Hap non sapeva di avere, frutto di una vecchia relazione conclusasi perchè la sua compagna di allora era troppo dedita al bere; la figlia che pone Brett a dover guardare in faccia il frutto della propria maternità paragonandola con la nuova arrivata.
Chance, pensa Hap: un bel nome.
E' ormai anche superfluo sottolineare come la serie di Lansdale demolisca - ghignando - buona parte dei miti americani: da quello della famiglia, a quello del successo a tutti i costi, alla superiorità razziale e/o sessuale. I problemi dell'America sono tutti interni, spazzatura umana che cresce e germoglia nel sottobosco di una società dove il benessere è l'unico metro di misura per giudicare un proprio simile e il modo in cui lo si raggiunge non è poi così importante. Leonard, è gay, è nero, ex soldato, privo di un'occupazione stabile. Hap è bianco, squattrinato, insicuro, privo di un'occupazione stabile. Sono moderni don Chisciotte, figli degli scarti sociali del maggior impero culturale sulla faccia della terra, l'incarnazione del fallimento del sogno americano. Sempre col sorriso (a volte sorriso amaro, a volte sghignazzo) sulle labbra. Lansdale usa gli strumenti che la cultura pop del suo paese gli ha somministrato a forti dosi per smontare quella stessa cultura che lo ha nutrito. Il suo è un progetto che parte dal basso, che nasce dalla letteratura popolare per rivolgersi a tutti, a chi quella letteratura consuma: violenza, sesso, armi, belle donne, battute veloci in pieno stile Die Hard o Arma Letale. La sua scrittura ha la velocità di un videogioco, la brutalità di un pugno nello stomaco e la schiettà volgarità di chi il politically correct non ha idea di dove stia di casa.
Un citazione particolare alla copertina - splendida - di Zerocalcare.
*
- Amore: quando le cose si mettono male diventa peggio che se ti pisciassero nella minestra
- C'era un silenzio tale che avresti potuto sentire due tafani che scopavano
- Cedette di botto, come il senso morale di un predicatore battista in uno strip club
Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come
Ray Bradbury e Fredric Brown.
E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e
letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese
che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans).
Ha svolto diversi lavori dal contadino al
buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel
gennaio del
1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense
Systems è uno
stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato: Una
stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho
Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear
Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble
Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains
Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un
cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The
Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei
dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La
notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore
(Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato
oscuro dell'anima
(The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico
(Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima
caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I
Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo
“Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999,
Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio
Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci,
Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea
scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep,
2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and
Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost
Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the
Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the
Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden,
2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD,
Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.
Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.
Qui e Qui i link ai precedente romanzi di Lansdale recensiti in questo blog
"E di colpo percepisce in quella dichiarazione una minaccia. Qualcosa che si avvicina dalla parte del mare. Qualcosa che avanza trascinato dalle nubi scure che attraversano invisibili la baia di Acapulco."
Roberto Bolano, (da Ultimi crepuscoli sulla terra; Puttane assassine)
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domenica 6 dicembre 2015
Honky Tonk Samurai, di Joe R. Lansdale, Einaudi editore, trad. di Luca Briasco
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domenica 14 aprile 2013
Una coppia perfetta - i racconti di hap e Leonard, diJoe R. Lansdale, Einaudi Stile Libero
Chi sono Hap e Leonard? Hap e Leonard sono Hap e Leonard, non ci sarebbe da aggiungere molto. Due amici squattrinati che vivono in Texas, e allora perchè due texani senza un soldo nè un lavoro fisso, sono proprio Hap e Leonard? Non so se c'è una risposta, forse no, di solito è meglio non trovarle le risposte, quindi la cosa migliore sarebbe leggere le loro storie e farsi un'idea propria, ma possiamo comunque provarci. Intendo dire a dare una risposta. In un Texas che o è quello che è realmente (e allora è un posto grottesco) o è la caricatura di quello che è realmente (e quindi è cioè che noi ci aspettiamo che sia, vale a dire un posto grottesco), Hap è la quintessenza del fallimento della classe bianca, un perdigiorno, ex hippie, ex universitario senza aver mai conseguito uno straccio di titolo di studio, non sposato, senza figli e senza un lavoro fisso e Leonard è esattamente ciò che un nero (Leonard è nero, non l'avevo ancora detto) non ci si aspetta che sia, soprattutto in Texas: è omosessuale, dichiarato e fiero di esserlo, ma non è nè effeminato e non rispecchia neppure lontanamente il clichè dell'omosessuale tutto mossette e vocine squillanti. In realtà Leonard fa sembrare l'omosessualità come qualcosa di estremamente virile. Ciò che li unisce, oltre l'amicizia cementata negli anni, è una naturale tendenza all'uso della violenza per risolvere i problemi, e un'ottima capacità a metterla in pratica, oltre ad una innata propensione a cacciarsi nei guai. Lansdale viene spesso paragonato a Mark Twain, non so se a ragione o a torto, ma i suoi romanzi su Hap e Leonard ricordano da vicino i film di Bud Spencer e Terence Hill, con un'attenzione ai dialoghi ed all'ironia nel racconto che richiama molto da vicino gran parte del cinema americano d'intrattenimento. Poi, Lansdale, vi ha aggiunto una nota pulp - chiamiamola così per intenderci -, il culto della violenza e del macabro (sempre ben intinto a fondo nell'ironia: Tarantino insegna) ed ha ambientato il tutto in quel Texas che non sappiamo quanto sia reale e quanto un luogo entrato nell'immaginario comune come una terra selvaggia abitata da personaggi rozzi e razzisti. Ecco servito un divertimento assicurato, ben scritto, ottimamente cadenzato (verrebbe da dire sceneggiato), con dialoghi favolosi, sempre giocati sul filo dell'ironia quando non del "non senso", dove, col passare degli anni, i due protagonisti hanno smesso di barcamenarsi da un impiego precario all'altro, per fare del loro passatempo un lavoro a tempo pieno. Non sono investigatori privati, perchè non ne avrebbero nè le capacità nè la pazienza, e non sono neppure consulenti, sono gente che mette le mani in situazioni spinose per risolverle, con le mani appunto. Persone scomparse, figli persi nel sottobosco della droga, ex mariti violenti, bulli da tenere a bada, bande di spacciatori o di motociclisti che mettono a repentaglio il buon vivere di quartieri e cittadine e via discorrendo: questi sono i casi che vengono loro affidati normalmente. Cose (relativamente) semplici per due che sanno menare le mani dannatamente bene, se non fosse che puntualmente i casi si complicano e i due si ritrovano invischiati in faccende più grandi di loro, in mezzo a personaggi più pericolosi di quanto non lo siano loro stessi e, quasi sempre, con un'unica improbabile (e stretta) via per venirne fuori portando a casa la pelle. Questo volume raccoglie tre racconti lunghi (e come tali godibilissimi), di cui uno scritto a quattro mani con Andrew Vachss. Il primo, Le iene, è quello meno riuscito, non perchè non sia ben scritto, ma l'intreccio è troppo simile a quello di altri romanzi della stessa serie. Il secondo, Veil in visita (scritto con Vachss), è una sorta di mini-legal-novel, ovviamente in stile HapLeonardiano e l'ultimo, Una mira perfetta, è quello che ritengo il più riuscito in assoluto (direi anzi che lavorandoci un po' sopra sarebbe divenuto uno splendido romanzo in aggiunta agli altri della serie). Non vi ho parlato di Brett, l'infermiera separata con figlia problematica che convive con Hap e che ne è la sua coscienza e il suo legame col mondo (diciamo così) "normale" (sempre secondo canoni tutti interni alla realtà del romanzo, quindi se vi siete costruiti un'immagine, cancellatela e rimodellatene una su una rossa pin up quarantenne, abile nell'uso delle armi, della lingua - non fraintendete - e con quel minimo di sale in zucca che, in confronto al suo compagno ed al suo amico - all'amico del suo compagno: ergo: Hap, e Leonard -, la fa sembrare un pozzo di buon senso).
Se siete già dei fans delle serie (cosa molto probabile), il libro è da considerarsi imperdibile. Se non lo siete, e deciderete di leggere questo Una coppia perfetta, lo diventerete presto (nel caso tutti i libri della serie sono rintracciabili nella Einaudi Stile Libero, e dovrebbero essere facilmente reperibili, anche solo in libreria).
Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come Ray Bradbury e Fredric Brown. E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans). Ha svolto diversi lavori dal contadino al buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel gennaio del 1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense Systems è uno stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato: Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore (Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato oscuro dell'anima (The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico (Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo “Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999, Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci, Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep, 2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden, 2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD, Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.
Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.
Qui invece il link al precedente romanzo di Lansdale recensito in questo blog
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lunedì 9 luglio 2012
Acqua buia, di Joe R. Lansdale, Einaudi editore, Stile Libero
L'ultimo libro che ho letto di Joe R. Lansdale è stato Tramonto e polvere, un buon libro, ma non all'altezza de La sottile linea scura che, a sua volta, pur essendo un libro notevole e peraltro godevolissimo, non era all'altezza di Sotto gli occhi dell'alligatore (poi ristampato da Fanucci col titolo In fondo alla palude), a mio parere il suo miglior libro. Fino a questo Acqua buia. Prima, invece, sono uscite, per lo più per Fanucci, una serie di pubblicazioni di valore onestamente non eccelso, anche per generi di nicchia come il western o la fanstascienza. Tra l'altro anche Einaudi, di solito attenta alla qualità delle uscite, ha messo in commercio un paio di titoli di Lansdale che si possono tranquillamente rubricare come "senza infamia e senza lode". E' il problema degli scrittori di razza: se abituano bene il proprio pubblico, non possono far altro che lavorare sempre al massimo livello per non scontentarlo.Questo Acqua buia (titolo originale Edge of the dark water) non tradisce le attese: ci riporta nel Texas della Grande Depressione, dove razzismo, sessismo e violenza sono pane quotidiano, e dunque accettati come normale accessorio della vita, come un balzello da pagare per ottenere il diritto stesso ad essere vivi, per quanto tempo, poi, quello è tutto da vedere. Il Texas, e quel dato periodo della storia americana, sono il luogo ed il tempo prediletti da Lansdale per intrecciare le sue storie e, se è vero quanto sostiene Juan Rulfo, vale a dire che per raccontare una storia bisogna "creare" il personaggio, "creare" l'ambiente nel quale il personaggio si muove e "creare" il linguaggio attraverso cui il peronaggio si esprime, Lansdale è un vero maestro della narrazione, e il suo Texas, povero, poverissimo e crudele fino agli estremi, ma anche capace di un'ironia maschia e feroce, e gli anni della Grande Depressione, sono gli elementi fondamentali per ricreare un universo all'interno del quale il lettore si muove da subito con grande agilità. Lo stile è inconfondibile, ogni frase, ogni paragone porta in sè qualche elemento che caratterizza istntivamente i luoghi nei quali si svolge la storia; spesso si tratta di figure retoriche che utilizzano pietre di paragone basse, oggetti quotidiani, animali e piante, iperboli spesso volgari e sempre ironiche. I dialoghi sono al vetriolo e l'amalgama narrativo scorre in maniera estremamente piacevole, rimanendo però sempre dalle parti della Letteratura, senza mai scadere nella sciatteria. Ora veniamo ai personaggi. Acqua buia è un romanzo corale i cui protagonisti sono tre ragazzini e una donna, ma chi narra gli eventi è la voce di una sola di essi, Sue Ellen, un sedicenne bianca che vive lungo il fiume Sabine, povera in canna, con un padre con sinistre tendenze all'alcolismo, alla violenza ed alle molestie sessuali. La donna che si unisce all'avventura dei tre ragazzi è la madre di Sue Ellen, che vive chiusa nella sua stanza, lontana da tutto e da tutti, intossicata da certi toccasana che, per lei, altro non sono che droghe. Gli altri due protagonisti sono Jinx, una adolescente nera terribilmente sboccata e Terry, un ragazzino omosessuale dalla faccia d'angelo e dai modi stranamente garbati se si considera l'ambiente nel quale è costretto a vivere. Pescando col padre e con lo zio, Sue Ellen e il suo amico Terry incappano nel cadavere di una loro amica, May Linn, che affiora dalle aque buie del Sabine ormai gonfia e con le caviglie assicurate ad una vecchia macchina da cucire. May Linn era bella, vanitosa, consapevole e felice di essere bella, e nutriva il sogno di andare ad Hollywood a fare l'attrice, e non ne faceva segreto con nessuno. I tre amici, un po' per lealtà nei confronti dell'amica ed un po' per fuggire ad una realtà squallida che li schiaccia e rischia di renderli, col passare del tempo, dei personaggi abbrutiti come i loro genitori e come la maggior parte degli adulti del luogo, decidono di bruciare il corpo di May Linn e viaggiare fino ad Hollywood per poi disperderne le ceneri lungo le vie della Mecca del cinema. S'imbatteranno in una mappa, si approprieranno di soldi rubati, fuggiranno dalle loro vite con alle calcagna genitori (violenti, alcolizzati, maniaci), zii (violenti, alcolizzati, maniaci), un agente psicopatico ed un personaggio che, se esistesse davvero, non potrebbe essere altro che l'incarnazione stessa del male, Skunk, un nero enorme - puzzolente - che taglia le mani delle proprie vittime e gioca con loro prima di spedirle nell'aldilà. Come in ogni racconto di Lansdale, la distinzione tra bene e male è la vera protagonista delle sue storie, ed anche in questo caso il succo non cambia. Il punto di vista è quello di tre adolescenti disagiati, che oggi si direbbero borderline, che ribellandosi al brodo culturale nel quale sono immersi e cercando un altro orizzonte lungo il quale vivere danno il via ad un tipico romanzo di formazione e d'avventura in cui i temi tipici della fiaba e del mito sono perfettamente inseriti nei luoghi e nei tempi prediletti dall'autore. Quando finalmente giugneranno al termine del loro viaggio, niente sarà più come prima, e nessuno di loro sarà più lo stesso: il fiume Sabine li avrà cambiati. Avventura, riflessione sul bene e sul male, mostri da combattere e paure da vincere mescolati in un racconto che è un inno alla ferocia della vita, all'imbecillità che permea l'essere umano, specie se adulto, ed alla speranza di poter cambiare il proprio destino, anche nel Texas, anche durante la Grande Depressione, anche se si è neri, od omosessuali, o poveri in canna.
Un Joe Lansdale finalmente di nuovo al massimo delle sue possibilità, ed è una bella notizia, e questo, se mi posso permettere di consigliarlo, è un libro da non perdere.
Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come Ray Bradbury e Fredric Brown. E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans). Ha svolto diversi lavori dal contadino al buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel gennaio del 1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense Systems è uno stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato: Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore (Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato oscuro dell'anima (The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico (Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo “Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999, Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci, Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep, 2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden, 2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD, Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.
Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.
Poi ci sarebbe da parlare, e anche a lungo e possibilmente non a sproposito (cosa non sempre facile), della serie di Hap e Leonard, due fra i personaggi più riusciti ed assolutamente indimenticabili del giallo letterario degli ultimi anni (assieme all'ispettore Mendez di Gonzalez Ledesma), ma questo argomento sarà bene trattarlo in altro post.
Un Joe Lansdale finalmente di nuovo al massimo delle sue possibilità, ed è una bella notizia, e questo, se mi posso permettere di consigliarlo, è un libro da non perdere.
Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come Ray Bradbury e Fredric Brown. E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans). Ha svolto diversi lavori dal contadino al buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel gennaio del 1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense Systems è uno stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato: Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore (Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato oscuro dell'anima (The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico (Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo “Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999, Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci, Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep, 2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden, 2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD, Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.
Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.
Poi ci sarebbe da parlare, e anche a lungo e possibilmente non a sproposito (cosa non sempre facile), della serie di Hap e Leonard, due fra i personaggi più riusciti ed assolutamente indimenticabili del giallo letterario degli ultimi anni (assieme all'ispettore Mendez di Gonzalez Ledesma), ma questo argomento sarà bene trattarlo in altro post.
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