E' così che tutto comincia sempre: dal molto piccolo, diceva Egg Shen (interpretato da Victor Wong, in Grosso guaio a Chinatown). E in quest'ultima avventura di Hap Collins e Leonard Pine, tutto comincia da un evento apparentemente "molto piccolo": un padrone (pessimo) che picchia il proprio cane. Di fronte a una tale scena, Leonard non si trattiene e spedisce il padrone del cane all'ospedale. Il cane, ribattezzato Buffy, diventerà parte integrante dello strano nucleo famigliare di Hap (che nel corso del libro andrà aumentando). Intanto Marvin è divenuto capo della polizia di Laborde e ha ceduto la sua agenzia di investigazioni a Brett, la compagna di Hap, che ne aprofitta per lasciare il suo ultradecennale lavoro di infermiera. Fino a qui, appunto, è il "molto piccolo", che però non tarda a levitare e ad assumere, come sempre nelle avventure di Hap e Leonard, le dimensioni epiche di uno scontro tra bene (da poter scrivere, volendo, anche con la minuscola) e Male (irrevocabilmente con la maiuscola). Una anziana signora terribilmente sboccata ha assistito alla scena e ha registrato il pestaggio da parte di Leonard e con la registrazione si presenta all'agenzia investigativa chiedendo di indagare sulla scomparsa della nipote. Ovviamente, se Brett si rifiutasse di accettare l'incarico, il video finirebbe nelle mani della polizia e per Leonard si aprirebbero le porte della prigione. La nipote della vecchia signora si era da poco laureata in giornalismo e, non trovando lavoro nel campo dei suoi studi, aveva cominciato a lavorare in un autosalone di auto di lusso. Ad un certo punto però, era scomparsa nel nulla, non prima però di aver derubato la nonnina di soldi e titoli. A questo punto parrebbe ancora un'indagine semplice, qualcosa di "relativamente piccolo", ma in breve assumerà forme spaventose e difficilmente gestibili, al punto che per porre fine allo tsunami di violenza e delirio che si è riversato sulle vite dei protagonisti, occorrerà l'intervento di vecchi amici(-nemici) quali Jim Bobe Luke, l'investigatore cowboy, il giornalista sciupafemmine Cason Statler, la sexy assassina a pagamento Vanilla Ride e la new entry Booger.
I morti abbonderanno, i cattivi saranno sempre più cattivi ed organizzati e i dilemmi di Hap lo tormenteranno ancora, e sempre di più: ha senso combattere la violenza con la violenza? Esiste ancora una differenza tra loro, i buoni, e i cattivi che combattono? Non sta forse diventando identico ai suoi nemici? E, anche se avesse ragione a fare quello che fa e ad essere quello che è, non è ormai troppo vecchio per continuare a condurre una vita di quel genere? Il tempo passa per tutti e, se l'ironia feroce * che sfreccia in ogni battuta dei protagonisti della serie non accenna a perdere il suo appeal (fino ad assurgere a vera e propria filosofia di vita), gli acciacchi però si fanno sentire, i dubbi aumentano con l'aumentare degli anni e, a volte il passato torna a presentare i suoi conti, in questo caso sotto le spoglie giovanili di una ragazza, Chance, che si presenta prima all'agenzia investigativa e poi alla porta di casa di Leonard, per conoscerlo. Quando finalmente riesce a parlargli, gli racconta che sua madre è morta, e lui è suo padre. Chance è la figlia che Hap non sapeva di avere, frutto di una vecchia relazione conclusasi perchè la sua compagna di allora era troppo dedita al bere; la figlia che pone Brett a dover guardare in faccia il frutto della propria maternità paragonandola con la nuova arrivata.
Chance, pensa Hap: un bel nome.
E' ormai anche superfluo sottolineare come la serie di Lansdale demolisca - ghignando - buona parte dei miti americani: da quello della famiglia, a quello del successo a tutti i costi, alla superiorità razziale e/o sessuale. I problemi dell'America sono tutti interni, spazzatura umana che cresce e germoglia nel sottobosco di una società dove il benessere è l'unico metro di misura per giudicare un proprio simile e il modo in cui lo si raggiunge non è poi così importante. Leonard, è gay, è nero, ex soldato, privo di un'occupazione stabile. Hap è bianco, squattrinato, insicuro, privo di un'occupazione stabile. Sono moderni don Chisciotte, figli degli scarti sociali del maggior impero culturale sulla faccia della terra, l'incarnazione del fallimento del sogno americano. Sempre col sorriso (a volte sorriso amaro, a volte sghignazzo) sulle labbra. Lansdale usa gli strumenti che la cultura pop del suo paese gli ha somministrato a forti dosi per smontare quella stessa cultura che lo ha nutrito. Il suo è un progetto che parte dal basso, che nasce dalla letteratura popolare per rivolgersi a tutti, a chi quella letteratura consuma: violenza, sesso, armi, belle donne, battute veloci in pieno stile Die Hard o Arma Letale. La sua scrittura ha la velocità di un videogioco, la brutalità di un pugno nello stomaco e la schiettà volgarità di chi il politically correct non ha idea di dove stia di casa.
Un citazione particolare alla copertina - splendida - di Zerocalcare.
*
- Amore: quando le cose si mettono male diventa peggio che se ti pisciassero nella minestra
- C'era un silenzio tale che avresti potuto sentire due tafani che scopavano
- Cedette di botto, come il senso morale di un predicatore battista in uno strip club
Joe Lansdale è nato il 28 ottobre 1951 a Gladewater, Texas.
Grande lettore, Lansdale è stato influenzato da Mark Twain, Edgar Rice Burroughs e Jack London, ma anche da scrittori di fantascienza come
Ray Bradbury e Fredric Brown.
E' un grande appassionato di fumetti, di B-movie e
letteratura “pulp” (etichetta con la quale è sbarcato in Italia, paese
che lo ha adottato e dove ha una nutrita schiera di fans).
Ha svolto diversi lavori dal contadino al
buttafuori in locali pubblici, dal bidello all'operaio in fabbrica. Nel
gennaio del
1997 aprì una sua scuola di arti marziali, e il Lansdale’s Self-Defense
Systems è uno
stile riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato: Una
stagione selvaggia (Savage Season, 1990), Einaudi; Mucho Mojo (Mucho
Mojo, 1994), Bompiani riedito da Einaudi, Il mambo degli orsi (Two-Bear
Mambo, 1995), Einaudi, Bad Chili (Bad Chili, 1997), Einaudi, Rumble
Tumble (Rumble Tumble, 1998), Einaudi, Capitani oltraggiosi (Captains
Outrageous (2001), Einaudi, Sotto un
cielo cremisi (Vanilla ride) (2009), Fanucci, La notte del Drive-In (The
Drive-In, 1988), Einaudi; Mondadori Urania n. 1214, Il giorno dei
dinosauri (The Drive-In 2, 1989), Einaudi; Mondadori Urania n. 1224, La
notte del drive-in 3, La gita per turisti, 2008, Einaudi, Atto d’amore
(Act of Love, 1980), La morte ci sfida (Dead in the West, 1983),Il lato
oscuro dell'anima
(The Nightrunners, 1983), Texas Night Riders (1983), Il carro magico
(Magic Wagon, 1986), Freddo a luglio (Cold in July, 1989), L’ultima
caccia (The Boar, 1998), Fanucci, Fiamma fredda (Freezer Burn, 1999), I
Neri Mondadori n. 1, riedito nel 2007 dalla Fanucci con il titolo
“Freddo nell’anima”, Il valzer dell’orrore (Waltz of shadows, 1999,
Fanucci), Blood Dance (2000), In fondo alla palude, Fanucci – premio
Edgar Award 2001, L’anno dell’uragano (The Big Blow, 2000), Fanucci,
Fuoco nella polvere (Zeppelins West, 2001) Fanucci, La sottile linea
scura (A Fine Dark Line, 2002), Einaudi, Bubba Ho-Tep (Bubba Ho-Tep,
2003), Addictions-Magenes Editoriale, Tramonto e polvere (Sunset and
Sawdust, 2004), Einaudi, Flaming London (2005), Echi perduti (Lost
Echoes, 2006), Fanucci, The Shadows Kith and Kin (2007), God of the
Razor (2007), La lunga strada della vendetta (Batman: Captured by the
Engines), Edizioni BD, La ragazza dal cuore d’acciaio (Leather Maiden,
2007), Fanucci, Laggiù nel profondo (Way Down There, 2007) Edizioni BD,
Cielo di Sabbia, Einaudi, eccetera eccetera eccetera.
Allego il link del sito di Joe R. Lansdale: Qui.
Qui e Qui i link ai precedente romanzi di Lansdale recensiti in questo blog
"E di colpo percepisce in quella dichiarazione una minaccia. Qualcosa che si avvicina dalla parte del mare. Qualcosa che avanza trascinato dalle nubi scure che attraversano invisibili la baia di Acapulco."
Roberto Bolano, (da Ultimi crepuscoli sulla terra; Puttane assassine)
Roberto Bolano, (da Ultimi crepuscoli sulla terra; Puttane assassine)
domenica 6 dicembre 2015
Honky Tonk Samurai, di Joe R. Lansdale, Einaudi editore, trad. di Luca Briasco
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